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IL TERRITORIO dei COLLI
ASPETTI GEOLOGICI, GEOMORFOLOGICI E PALEONTOLOGICI
II
gruppo collinare euganeo è costituito in gran parte da rilievi
vulcanici che si elevano sulle dorsali circostanti, formate da rocce
sedimentarie di origine marina, conferendo al paesaggio un aspetto
quanto mai singolare e suggestivo.
Nell'area euganea si distinguono tre elementi morfologici essenziali:
la pianura alluvionale che circonda interamente il gruppo
collinare, talora insinuandosi profondamente in esso, a volte isolando
rilievi periferici; il pianoro dalle forme dolci e morbide,
costituito dalle rocce sedimentarie, in prevalenza calcari e marne
originariamente a giacitura suborizzontale e in seguito sollevate
e deformate dalle intrusioni magmatiche o dislocate dagli sforzi tettonici;
infine i coni ripidi ed isolati dei corpi eruttivi che caratterizzano
in modo così peculiare l'area collinare.
I lineamenti morfologici attuali sono il risultato del profondo
modellamento dovuto all'azione di una serie di cicli erosivi particolarmente
intensi nel corso dei periodi glaciali e interglaciali.
L'attività eruttiva che diede origine a gran parte dei rilievi
euganei si manifestò in un arco di tempo valutabile in una
decina di milioni di anni, durante i quali è presumibile
ritenere che i periodi di quiete superassero di gran lunga quelli
di intensa attività. Le prime eruzioni, sia di tipo effusivo
che esplosivo, si manifestarono in ambiente sottomarino nel corso
dell'Eocene superiore (circa 43 milioni di anni fa): attraverso
fratture più o meno ampie apertesi nella crosta terrestre
si riversarono sul fondo del mare, che occupava la regione, colate
di lava basaltica mentre ceneri calde, lapilli e brandelli di lava
vennero eiettati durante le fasi esplosive dando luogo alla formazione
di rocce tufacee e di brecce. Questi tipi rocciosi sono ampiamente
diffusi nel settore centro-settentrionale dei Colli, soprattutto
nei dintorni di Castelnuovo, Teolo e Boccon. Quando non sono alterati,
i basalti si presentano come rocce dure, tenaci, di colore nero
e mostrano spesso una tipica fessurazione in colonne primastiche
disposte perpendicolarmente alla originaria superficie di raffreddamento.