! PERCORSI PER CICLOAMATORI !
NOLEGGIO MTB
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Ufficio Turistico Pro Loco Villa Maldura
0429 779163 / 779738 |
Regole
di comportamento
Molti
degli itinerari previsti all'interno dei colli euganei prevedono sentieri
suggestivi che possono essere collegati da strade, tratti di carreggiate
o passaggi all’interno di proprietà private, spesso inseriti
in terreni difficoltosi da percorrere, talvolta impegnativi che richiedono
allenamento e attenzione.
Normalmente i proprietari non hanno
problema per consentire l’accesso alle loro proprietà
alle biciclette.
È fondamentale però osservare
le basilari regole dettate dalla buona educazione evitando ad esempio
schiamazzi, comportamenti irriverenti o azioni che danneggiano la
proprietà altrui.
In genere, quando si incontra il proprietario,
è apprezzato il buonsenso di chiedere il permesso di passaggio.
Teniamo
pulito l’ambiente!
Un biker intelligente apprezza e rispetta
la natura.
Conserviamo i rifiuti per gettarli
negli appositi contenitori che possiamo trovare nei paesi attraversati
dal percorso.
Un ambiente pulito è indispensabile
per poter praticare uno sport sano e divertente.
E' inoltre utile conoscere e osservare
il regolamento IMBA (International Mountain Bicycling Association),
che riassume le norme basilari di comportamento per i ciclisti dell’Off
Road.
Negli States, patria della MTB, è
sorta qualche anno fa, la IMBA (International Mountain Bicycling Association),
che ha formulato un codice standard per i Bikers chiamato "Rules
of the Trails".
Propongo invece il codice NORBA (National Off Road Bicycle Association),
che non è altro che l’associazione nazionale Americana
dei ciclisti fuoristrada.
Visto l’espandersi a macchia d’olio del fenomeno MTB,
negli U.S. è stato necessario elaborare un piccolo decalogo
al quale ogni biker doverbbe attenersi.
Ecco a voi le tavole della legge tradotte:
CODICE
NORBA
-
Dare la precedenza agli escursionisti
non motorizzati: la gente giudicherà la MTB dal vostro
comportamento. In quanto novità essa non sempre potrebbe
essere vista positivamente dagli altri.
-
Rallentare ed usare cautela nell’avvicinare
e nel sorpassare altri escursionisti, facendo in modo che si accorgano
della vostra presenza in anticipo.
-
Controllare sempre la velocità
ed affrontare le curve prevedendo che vi si possa incontrare qualcuno.
L’andatura va commisurata al tipo di terreno e all’esperienza
di ciascuno.
-
Restare su percorsi già
tracciati per non arrecare danni alla vegetazione e limitare l’erosione
del suolo evitando di tagliare per terreni molli.
-
Non spaventare gli animali, siano
essi domestici o selvatici. Date loro il tempo di spostarsi dalla
vostra strada.
-
Non lasciare rifiuti; portare
con sé i propri e se possibile, raccogliere quelli abbandonati
da altri.
-
Rispettare le proprietà
pubbliche e private inclusi i cartelli segnaletici, lasciando
i cancelli così come sono stati trovati. Rivolgersi possibilmente
ai proprietari per chiedere il permesso di entrata nei loro terreni:
"Vietato l’ingresso" spesso significa solo "per
favore chiedete il permesso".
-
Essere sempre autosufficienti;
meta e velocità media verranno stabiliti in funzione dell’abilità
personale, dell’equipaggiamento, del terreno, delle condizioni
metereologiche esistenti e di quelle previste.
-
Non viaggiare da soli in zone
isolate e se si devono coprire lunghe distanze.
-
Comunicare la destinazione ed
il programma di viaggio.
-
Rispettare la filosofia del cicloescursionismo
tesa al minimo impatto con la natura.
-
Limitarsi a scattare fotografie
e a lasciare impronte leggere portandosi via solamente bei ricordi.
Qualche
indicazione di carattere generale rivolte soprattutto ai neofiti di
questo sport:
Prima di partire controllare che la
bici sia in ordine: gomme gonfie (3÷3,5 bar pressione che comunque
varia a seconda del tipo di copertura) per evitare le pizzicature,
cambio registrato, freni efficienti e funzionali.
Effettuare qualche esercizio a corpo libero e qualche movimento di
stretching per riscaldare la muscolatura ed evitare così spiacevoli
inconvenienti. Per lo stesso motivo, durante la stagione fredda è
consigliabile usare qualche olio o crema riscaldante.
Anche se ingombrante e fastidioso, portare sempre con sè, soprattutto
se si è da soli, un set per assistenza meccanica che può
essere composto da una pompa, un paio di camere d'aria, qualche chiave
meccanica uno smagliacatena (esistono in commercio pompe e multi-attrezzi
tascabili comprendenti anche lo smagliacatena).
L'alimentazione è fondamentale soprattutto quando si supera
l'ora e mezza di attività; è bene infatti fare una buona
colazione e portare sempre con sè qualche merendina o qualche
bevanda a base di carboidrati a lento assorbimento per evitare le
odiose crisi di fame (ovvero le classiche "scimmie").
La riserva idrica è d'obbligo soprattutto nei mesi estivi;
quando fa molto caldo, prima di partire, consiglio di bere molto.
Porta con te la doppia borraccia e bevi molto frequentemente però
a piccoli sorsi.
Un buon casco non deve mai dare fastidio e serve!
È vero che usando un minimo di accortezza, è raro farsi
seriamente del male, però anche i caschi si rompono.
L'abbigliamento è in funzione della stagione però non
deve impedire la traspirazione cutanea (a meno che non piova o nelle
discese, evitare l'uso del K-Way).
In estate è sicuramente indicato l'uso di pantaloncini corti
da ciclista e maglietta mentre d'inverno salopette lunga, giubbotto,
magari in Windtex, guanti e copri-scarpe o scarpe invernali.
Durante la mezza stagione o quando, anche se c'è il sole, non
si sa che temperature ci saranno, è consigliabile addottare
la soluzione di vestirsi un po' di più; è meglio sopportare
un po' di caldo piuttosto che raffreddarsi.
L'ideale sarebbe usare un abbigliamento a strati in modo da avere
la possibilità di togliere qualche indumento se si ha troppo
caldo.
Le calzature dipendono dal tipo di pedali; ormai quasi tutte le MTB
hanno i pedali a sgancio rapido per cui sono d'obbligo calzature speciali
da MTB.
A chi non dispone di pedali a sgancio rapido è da suggerirsi
l'utilizzo delle gabbiette punta-piedi (anche aperte) per avere un
punto di appoggio più saldo; in questo caso, è sempre
possibile usare indifferentemente sia le calzature da MTB che le calzature
da footing.
Se siete fermi da molto tempo o non avete mai effettuato un uscita
in MTB, prima di affrontare i sentieri sterrati e le salite, suggerisco
di effettuare almeno una decina di uscite da 1,5-2 ore in asfalto
su tratti prevalentemente pianeggianti, inserendo gradualmente qualche
breve tratto di salita. Dovreste affrontare almeno un paio di queste
uscite alla settimana così da acquisire un minimo di preparazione
fisica e l'abitudine alla postura in sella di una bicicletta. Durante
queste uscite la velocità è di secondaria importanza;
è preferibile portare a termine l'uscita utilizzando rapporti
corti che consentano di effettuare 80-100 pedalate al minuto senza
però affaticarci eccessivamente.
Piuttosto che incrementare la velocità è meglio aumentare
il tempo della seduta mantenendo sempre una pedalata agile.
Se per la prima volta effettuate tratti di salita su sterrato utilizzate
rapporti corti che consentano di effettuare la salita seduti in sella.
È comunque bene abituarsi anche a percorrere qualche tratto
alzandosi dalla sella.
Il rapporto usato deve consentire di effettuare una pedalata costante
(al ritmo di circa 50-70 pedalate al minuto) senza affaticarsi eccessivamente.
Abituarsi ad effettuare le salite con regolarità, rallentando
senza aver fretta di arrivare in cima, piuttosto che fare tratti veloci
per poi essere costretti a effettuare soste.
In discesa, su sterrato, l'uso della forcella anteriore ammortizzata
o di una bici bi-ammortizzata agevolano sensibilmente la guida.
Come affrontare una discesa
Ricordare che in discesa è bene
arretrare sempre il peso e, soprattutto nei tratti più accidentati,
non rallentare troppo onde evitare di agganciare sassi o radici. Tuttavia
affrontare la discesa su sassi MAI superando la velocità di
25/30 km/h. Se la discesa è molto lunga e la si vuole gustare
fino in fondo abbassare di qualche centimetro l'altezza della sella
cosìcchè il baricentro è più arretrato
e il peso non è interamente adagiato sulla ruota anteriore.
Se si è insicuri è comunque meglio scendere proseguendo
a piedi.