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ORIGINE dei COLLI
I paesaggi dei Colli Euganei, così vari, a volte aspri e rocciosi a volte più dolci e ricchi di verde, hanno attirato fin dai tempi antichi l’attenzione degli studiosi. Molte e diverse sono state le teorie sulla genesi di questi piccoli rilievi isolati nella campagna veneta; la loro origine vulcanica è ormai da lungo tempo ampiamente provata. Nell’area affiorano rocce di diversa origine e litologia: rocce sedimentarie e ucce magmatiche. Le prime, più antiche, sono state in gran parte disturbate, fratturate e/o dislocate dagli eventi vulcanici che hanno dato origine alle rocce magmatiche. Per quanto riguarda il meccanismo di formazione di queste ultime sono stati riconosciuti due cicli vulcanici. Un primo ciclo è stato caratterizzato da vulcanesimo sia esplosivo che eruttivo, avvenuto in ambiente subacqueo. Le rocce che testimoniano questo primo ciclo sono di tipo basico; colate sottomarine di lave basaltiche, accompagnate spesso da tufi, ceneri, lapilli e frammenti grossolani che formano le brecce vulcaniche. Gli aspetti più appariscenti di questo vulcaneSimo sono dati dalle lave a cuscino (pillow lavas) con la loro caratteristica esfogliazione cipollare. A queste vulcaniti sono intercalati livelli non molto potenti di marne che contengono resti fossili di faune marine di mare pittosto profondo. Lo spessore complessivo raggiunge i 200 metri nella parte nord dei colli mentre si riduce nel settore meridionale a circa un centinaio di metri. L'età di queste rocce (attribuite all’Eocene Superiore - Oligocene Inferiore - vedi Colonnina stratigrafica) è di 40-50 milioni di anni. Le rocce, originatesi in questo ciclo vulcanico, sono facilmente alterabili dagli agenti atmosferici e danno luogo a strati di terreno scuro e fertile. E’ quindi piuttosto raro trovare evidenze geologiche particolarmente appariscenti ascrivibili alla prima fase vulcanica. Dopo un periodo di relativa quiete inizia un secondo ciclo vulcanico, attribuito all’Oligocene inferiore, che risale a circa 30 - 35 milioni di anni fa. I magmi fuoriusciti in questo secondo ciclo sono più viscosi, indici di temperatura più bassa e composizione mineralogica più ricca di silice (lave più acide). Le rocce rappresentative sono: rioliti, trachiti, latiti. Questi magmi danno luogo a tipici corpi vulcanici (cupole di ristagno, dicchi, laccoliti) che si intrudono nelle fratture delle rocce sedimentarie o tra le colate basaltiche precedenti. L’ambiente di formazione è ancora in prevalenza sottomarino (anche se di mare meno profondo) e in taluni casi diviene subaereo. I corpi vulcanici originati nel secondo ciclo sono tutt’ora i più appariscenti anche perchè costituiti da rocce più resistenti agli agenti atmosferici. Sono anche l’unica testimonianza di un vulcanesimo acido in tutta l’area veneta. |
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