Le
ville che si sono conservate intatte fino ad oggi, furono costruite
in Riviera a partire dal XV secolo, quando Venezia estese in terraferma
i suoi domini (1405). Durante il secolo la potenza commerciale Veneziana
subì una battuta d'arresto sia verso oriente, sia, in Europa,
a causa della concorrenza dei nuovi mercati americani. Per questo motivo
i Veneziani investirono molti dei loro capitali in Riviera del Brenta.
I poderi vennero dissodati, talvolta bonificati e messi a coltura. La
posizione agevolava i trasporti delle derrate agricole tra Venezia e
le aree interne, inoltre le ville che vi furono costruite permettevano
ai patrizi veneziani di controllare l'attività nel massimo confort
e di godersi l'ambiente naturale.
Avere una villa lungo il fiume e godervi la bella stagione con amici
e parenti o Vip stranieri era uno status symbol forte. Furono ingaggiati
grandi architetti e grandi pittori, da Palladio al conte Frigimelica,
da Scamozzi al Longhena, dallo Zelotti a Giannantonio Pellegrini, ai
Tiepolo, al Guarana, a Zais. L'effetto visivo della casa, con le adiacenze
e i suoi giardini, doveva essere forte, anzi doveva colpire i visitatori
e i viaggiatori con una overdose di bellezze artistiche e naturali armoniosamente
fuse nel complesso architettonico.
Barchessa
Valmarana. Nel 1734 la proprietà, originariamente della
famiglia Valier, fu acquisita dai Valmarana ed ai lati i della villa
furono edificate due strutture con pianta ad L entrambe caratterizzate
da una monumentale serliana da un imponente colonnato, la prima con
la funzione di annesso agricolo
e la seconda con l'uso di foresteria. La foresteria, unica parte aperta
al pubblico, costituisce la parte più interessante, infatti,
l'interno, che ancora oggi conserva l'arredamento originale, è
riccamente affrescato da Michelangelo Schiavoni (1712-1772) detto il
Chiozzotto.
Villa
Pisani. Adagiata sulle sponde del Brenta, il fiume che scorre
da Padova alla laguna di Venezia, si trova l'ultima, in ordine di tempo,
delle suggestive ville venete; Villa Pisani. La residenza, che deve
il suo nome ad Alvise Pisani, eletto doge nel 1735, pur essendo stata
eretta in piena età barocca dall'architetto Francesco Maria Preti,
su progetto di Girolamo Frigimelica che cominciò i lavori già
nel 1720, risente della tradizione classica palladiana nelle sue forme
lineari e grandiose allo stesso tempo.
All'interno,
la grande sala da ballo il cui soffitto è impreziosito dall'affresco
di Gianbattista Tiepolo rappresentante la Gloria di
Casa Pisani, i cui membri allora viventi sono ben riconoscibili.
La Villa, decaduta la famiglia Pisani, conobbe ospiti illustri: acquistata
da Napoleone, passò agli Asburgo e ai Savoia nel 1866, che la
cedettero un ventennio dopo allo Stato italiano. Il parco occupa un'intera
ansa del naviglio del Brenta, per un'estensione di ben 11 ettari e un
perimetro esterno di circa 1.500 metri ed è risultato vincitore
nel 2008 del premio "il parco più bello d'Italia" .
Da vedere ..
A settembre, da non perdere la suggestiva "Riviera Fiorita",
una sfilata di imbarcazioni storiche decorate, "bissone" (barche
parata) e vogatori in costume, che passano da Stra a Mira, in memoria
dell'incontro nel 1574 tra Enrico III Re della Francia e il Doge di
Venezia. Le imbarcazioni sono quasi un centinaio: barche da parata,
caorline, bissone, più di 1000 figuranti, musici e rematori,
tutti nei costumi storici veneziani.
La Maratona di Venezia, da Stra a Venezia, è
uno degli eventi sportivi più bello, con oltre 6.000 partecipanti.