Partenza: Casa Marina, località
Sottovenda, Galzignano Terme.
Lunghezza: Km 5 Dislivello
complessivo: 50 metri
Tempo medio percorr: 3 ore
Gradi di difficoltà: nessuno. Stagioni
più favorevoli: primavera e autunno.
NOTE SUL PERCORSO
Il sentiero inizia da Casa Marina, Centro Visite
e Laboratorio di Educazione Naturalistica del Parco, in località
Sottovenda, nel comune di Galzignano Terme. Da qui parte la strada
sterrata che corre quasi pianeggiante alla base del versante meridionale
del Monte Venda. Lungo il percorso si possono osservare magnifici
panorami del versante occidentale dei Colli, coltivi, boschi di
castagno, alcuni maronari di enormi dimensioni, un laghetto, quasi
sempre privo d’acqua e, al termine del percorso, l’ampio
piazzale di cava dove è stata realizzata un’area
di sosta.
Questo percorso è indicato anche per persone diversamente
abili.
IL SENTIERO DEL MONTE VENDA
Oltrepassata Casa Marina, Centro di Educazione Naturalistica e
Ostello del Parco, s’incontra il primo cartello del percorso
per disabili. Dopo una curva a sinistra, all’inizio di una
staccionata si nota un grosso castagno circondato da sambuchi
e acacie e più avanti, dopo alcune curve, il paesaggio
si apre su vigneti e ciliegi. Sulla destra, sulle pendici del
Venda, spiccano i ruderi dell’antico Monastero degli Olivetani.
Poco dopo si incrocia la deviazione per il sentiero G.G.Lorenzoni
e, proseguendo di fianco ad una staccionata, il sentiero conduce
ad un luogo panoramico che ci permette di ammirare sulla sinistra
i monti Marco, Fasolo, Gemola, Rusta e Lozzo e guardando in basso
si scorge l’abitato di Faedo.
Il sentiero conduce poi ad un piccolo piazzale delimitato da alcuni
castagni, dove si trova il bivio per l’ex rifugio Re del
Venda. Oltrepassando i cancelli, ai margini del bosco, si notano
alcuni splendidi esemplari di erica arborea, roverella ed in primavera
la tipica fioritura bianca del cisto a foglie di salvia. Superato
sulla destra il bivio che porta alla pietraia si prosegue fino
ad arrivare ad un altro slargo, dove sono presenti alcuni esemplari
di ginestra e corbezzolo. Il bosco è costituito al limitare
del sentiero da roverella e frassini, mentre all’interno,
dove si fa più fitto, da castagni.
Arrivati all’altezza di un cancello, a fianco del quale
si nota un tipico maronaro, si esce dal bosco. Di fronte, in un
paesaggio caratterizzato da vigneti, appare il Monte Vendevolo.
Muovendosi tra una casa ed un uliveto, si oltrepassano alcune
conifere e dopo poco si arriva ad un ampio spiazzo dove troneggiano,
maestosi, alcuni splendidi esemplari di castagni centenari.
Proseguendo si incontra sulla destra un piccolo boschetto di pioppi
che crescono dove una volta era presente un laghetto, che ancora
oggi si forma dopo forti piogge; svoltando a destra, fiancheggiamo
una serie di carpini bianchi prima di inoltrarci in un fitto bosco
di castagno. Al primo bivio svoltiamo a destra; qui il percorso,
delimitato da una staccionata, è in leggera salita e si
possono notare i segni che indicano il sentiero dei Colli Euganei
Centrali tracciato dal CAI. In questa zona crescono barba di capra,
dulcamara e asparago. Dopo un breve tratto sbuchiamo sulla radura
di una ex cava contornata da castagni, frassini e carpini. Qui
è stata realizzata un’area di sosta. Percorrendo
a ritroso il sentiero, si torna al punto di partenza.
In collaborazione con
ENTE REGIONALE PARCO COLLI EUGANEI.
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