Il regime idrografico dei
Colli Euganei si trova in stretta connessione con il clima. E’ caratterizzato
da una fitta rete di torrenti, rii e “calti” che scorrono
in
incisioni vallive piuttosto profonde, da loro create.
Questi corsi d’acqua hanno carattere torrentizio: sono spesso
asciutti ma possono avere notevole portata in occasione di abbondanti
precipitazioni. Questa particolare idrografia superficiale è
dovuta a vari fattori: alla pendenza a volte accentuata dei versanti
collinari, alla scarsa permeabilità di rocce quali le marne,
i tufi o le rocce vulcaniche alterate. In queste condizioni l’intiltrazione
è assai limitata e viene favorito il deflusso superficiale.
Linfiltrazione in profondità delle acque piovane è possibile
in presenza di corpi vulcanici fessurati o attraverso le formazioni
rocciose della Scaglia Rossa e del Biancone che si presentano generalmente
fratturate o incarsite. Anche le coltri detritiche sono sede di infiltrazione
di acque piovane e sono in genere i serbatoi delle varie sorgenti fredde
(circa 80) che si trovano nell’area collinare.
La portata di ognuna di queste sorgenti non supera i l/s ed oscilla
in base alla permeabilità dei terreni ed all’ampiezza del
bacino di alimentazione.
Vengono definite sorgenti fredde in quanto la loro temperatura va da
8°C a 15°C. Anche la loro composizione chimica (contenuto salino
basso) testimonia una circolazione poco profonda.