La
fama di Monteortone trasse origine da un evento miracoloso. Il fatto
avvenne nel 1428 quando il soldato Pietro Falco avrebbe trovato, per
ispirazione divina, una immagine della Madonna nella pozza d’acqua
che si trovava ai piedi del colle (dove sorge l’attuale Santuario).
Bagnandosi in quella vasca egli fu anche guarito dalla sua infermità.
La fama dell’evento miracoloso si diffuse così rapidamente
che in pochi anni si provvide alla costruzione di un oratorio e più
tardi, nel 1435, di una chiesa su disegno di Pietro Lombardo. Di fianco
alla chiesa sorse nella seconda metà del secolo un convento degli
agostiniani fondato dal teologo Simone da Camerino, mediatore di pace
fra la Repubblica di Venezia e lo Sforza (pace di Lodi del 1454), al
quale la Serenissima concesse, in segno di gratitudine, che il nuovo
Monastero fosse esente da gravezze.
Da segnalare nella chiesa consacrata nel 1497, oltre al campanile
cuspidato, la porta eseguita da Matteo Alio (1667) con le valve lignee
scolpite in sei formelle a figure di angeli (opera firmata da Ferrante
Morbiato, 1681). Nel bell’interno a tre navi, con volte a crociera
e breve transetto, merita una citazione l’elegante Pila per l’acqua
benedetta (in marmo di Carrara attribuita a Giovanni Minello De’
Bardi, padovano del XVI secolo) e gli affreschi di Jacopo da Montagnana
(1441 c. - 1490) nella Cappella Maggiore (l’Assunta, la Natività
della Vergine, e la Storia del Falco dove si scorge il ritratto del
pittore e la scritta: Jacobus de Montagnana pinxit).